UDINE – Scienza, cultura e lingua si sono incontrate nella suggestiva cornice di Sala Ajace a Palazzo D’Aronco, dove si è tenuto l’evento “I proverbis furlans sul timp e lis lôr fondis sientifichis”, dedicato all’affascinante intreccio tra saggezza popolare e conoscenze meteorologiche.
Promosso dall’Ufficio per la Lingua Friulana del Comune di Udine, in collaborazione con la Societât Sientifiche e Tecnologjiche Furlane e la Società Meteorologica Alpino-Adriatica, l’incontro ha visto la partecipazione di due autorevoli esperti: Dario Giaiotti, docente all’Università di Trieste e meteorologo di Arpa FVG, ed Enrico Maierodell’OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Al centro della riflessione, il patrimonio dei proverbi friulani legati al tempo atmosferico, nati in epoche in cui l’osservazione della natura era l’unico strumento per interpretare i fenomeni climatici. Detti tramandati di generazione in generazione, espressione di un sapere empirico radicato nel territorio.
I relatori hanno messo in luce come molte di queste antiche credenze, nate dall’esperienza diretta e dall’osservazione dei cicli naturali, trovino oggi conferme – o smentite – attraverso il filtro della scienza moderna. Un dialogo fecondo tra linguaggio e meteorologia, tra memoria collettiva e metodo scientifico.
«Questa iniziativa – ha spiegato Stefania Garlatti Costa, consigliera comunale con delega a plurilinguismo e identità friulana – è la prima collaborazione ufficiale tra il nostro ufficio e la Società Scientifica e Tecnologica Friulana, che da anni lavora per sostenere la produzione scientifica in friulano e arricchire il lessico tecnico della nostra lingua. Un punto di partenza per nuovi progetti condivisi, che rafforzano sia la divulgazione scientifica sia la valorizzazione del friulano».




