Festival Collega-menti dell’Università di Udine

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Udine, 8 giugno 2023 – L’ambiente, il clima e il rapporto dell’uomo con la natura saranno i protagonisti degli incontri di venerdì 9 giugno del festival Collega-menti dell’Università di Udine. Si inizia alle 11 chiedendosi se sia possibile immaginare un futuro che non sia catastrofico con l’approfondimento sulla crisi del clima, uno dei temi più sentiti dalle nuove generazioni, e le possibili soluzioni, Alessandro Peressotti, docente di Agriecologia all’ateneo friulano, introduce e coordina un dialogo con Massimo Bernardi, dell’ufficio ricerca e collezioni del MUSE (Museo delle Scienze) di Trento dove è anche conservatore per la paleontologia, Anna Postorino, giovane attivista del movimento Fridays For Future di Gorizia e Lorenzo Velotti, dottorando alla facoltà di Scienze politiche e sociali della Normale di Pisa e membro del Centre on Social Movement Studies.

L’utilizzo delle risorse in un’ottica più rispettosa dell’ambiente naturale e del contesto sociale sarà il tema dell’incontro “La sostanza delle cose: le forme del mondo che verrà”, in programma alle 17, con Lorenzo Fedrizzi, professore di Scienza e tecnologia dei materiali all’università di Udine, Benno Albrecht, rettore dello IUAV di Venezia, architetto e docente di Composizione architettonica e urbana e Teodoro Valente, docente di Scienza e tecnologia dei materiali all’università La Sapienza di Roma e fresco di nomina alla presidenza dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il ragionamento partirà dalla constatazione che la nostra vita è circondata e piena di manufatti, dalle grandi infrastrutture ai più piccoli oggetti, costruiti con i più svariati materiali. Le crisi ambientali ed energetiche però impongono sempre più scelte ecologiche.

Alle 19, in un incontro dal titolo “La natura crea e l’uomo dispone: crisi ambientali e diseguaglianze sociali”, Francesco Marangon, economista agrario e docente di Economia dello sviluppo sostenibile all’ateneo friulano, con Roberto Battiston, docente di Fisica sperimentale all’università di Trento,Andrea Staid, docente di Antropologia culturale e visuale alla Nuova accademia di belle arti di Milano e di Antropologia culturale all’università di Genova e, in collegamento, Luigi Ferrajoli, professore emerito di Filosofia del diritto all’Università di Roma Tre, rifletteranno sul legame tra ambiente, economia e povertà, sulla base della considerazione che l’accelerazione della crisi ambientale e climatica sta comportando un aumento delle diseguaglianze sociali a scapito delle fasce più vulnerabili della popolazione.

La serata di venerdì si chiuderà alle 21 al Teatro Palamostre di piazzale Diacono con lo spettacolo teatrale “Earthbound ovvero le storie delle Camille” di e con Marta Cuscunà autrice e performer capace di ibridare la tradizione del teatro di figura con tecniche innovative di animazione, seguito da un dialogo tra Roberto Battiston e Massimo Bernardi. Si tratta di uno spettacolo di fantascienza, liberamente ispirato al saggio eco-femminista “Staying with the trouble” della filosofa Donna Haraway, che racconta del possibile mondo nuovo in cui la specie umana unisce le forze ad altre specie per salvare il pianeta e prendersene di nuovo cura. Essere sull’orlo della catastrofe e dell’estinzione non è più una metafora. Le creature animatroniche sono progettate da Poalo Villani e ispirate alle opere dell’artista australiana Patricia Piccinini. Lo spettacolo è una produzione Emila Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Etnorama.

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