Finale in crescendo al Mittelfest

Finale in crescendo al Mittelfest
Finale in crescendo al Mittelfest
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Finale in crescendo al Mittelfest
Come ogni anno anche questa edizione del Mittelfest si chiude in crescendo, sabato gli spettaccoli hanno entusiasmato con Amuse D tre artiste dell’Ensemble Mosatric che hanno cantato, ballato, con sottile ironia, riportando il pubblico in diversi momenti in Grecia, nel Balcani,in Scandinavia  e Spagna, un giro per l’Europa  che ha combinato vari stili in una rilettura personalissima e persino irripetibile.
Canzoni antiche si mescolano con improvvisazioni del trio, suono , movimento, , musica tradizionale e world music si combinano in un mixxer eccellente.
Le tre  artiste sono Stelina Apostolopaulou, Marijn Seiffert e Clara Baesecke, settantacinque minuti e replica chiesta a gran voce con il sostegno dell’ingegnere del suono Christoph Ronnecke.
Lorenza Borrani poi è stata protagonista  assieme a Clara Andrada ,Miriam Caldarini,Simone Jandl,Silvan Magen e Pietro De maria  in  Entente , com musiche di Debussy e Stravinskij. I due maestri si incontrano  e insieme , esorcizzano la guerra , la prima mondiale, che vede deflagrare imperi e ideologie. Pare quasi che la musica sconfigga la guerra  e sembra che il maestro diventi allievo. L’opera presentata è un gioco improbabile di influssi e di eredità, un omaggio ad un incontro tra due geni in altro momento della storia europea .
La nostra conclusione del Mittelfest ci ha portati a scoprire Leo Ortolani e Giampaolo Bandini, due padri in dialogo sentimentale e musicale , in cui le pagine di un ljbro prezioso si sono fuse con musiche dei Beatles e accenni a Mozart.
Due padri e altri animali feroci ci porta nel mondo delle adozioni con trepidazione e ansia, narrate da due genitori che, come ha detto Ortolani, hanno vissuto questa emozione quasi non capendo se sono loro ad adottare i figli o se sono i figli ad aver adottato loro. Un racconto sul gioco delle parti vissuto con una memoria affettiva che ha colpito il numeroso pubblico di San Francesco, ha fatto sorridere e un po’ ha commosso. Il creatore di Rat man, Ortolani, testimonia questa sua esperienza difficile condividendola con la moglie Caterina, il geologo studia la terra ma i ghiacci si sciolgono di fronte alla fanciullezza incantata di una terra lontana anni luce dalla nostra civiltà e dalle nostre abitudini.
Vito Sutto
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