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Udine – il Sindaco Pietro Fontanini, accompagnato dai componenti della Giunta, ha effettuato un sopralluogo a Casa Cavazzini per prendere visione dello stato di avanzamento dei lavori di adeguamento che si concluderanno entro l’estate e permetteranno alla struttura di ospitare mostre di prestigio internazionale, come avverrà a partire dal mese di ottobre con l’esposizione “La forma dell’infinito” curata da Don Geretti e dal Comitato di San Floriano di Illegio.

Con questo intervento il Museo di arte moderna e contemporanea cittadino rispetterà i rigorosi standard climatici, illuminotecnici e di sicurezza richiesti nell’ambito del circuito espositivo internazionale.

Entrando nel merito dei lavori, sono stati ripensati gli spazi di servizio interni per rendere la struttura più fruibile e completa a livello funzionale attraverso il potenziamento del collegamenti verticali, la definizione di nuovi percorsi orizzontali interni e il rifacimento dell’intero impianto. Le aree interne dedicate alle esposizioni permanenti e temporanee, agli accessi, alla distribuzione verticale, ai percorsi connettivi interni e alle aree di servizio sono state completamente ripensate e sarà realizzato uno spazio allestitivo temporaneo in grado di fungere da “scatola nella scatola”. Sono stati inoltre realizzati un nuovo impianto di climatizzazione close-control con controllo puntuale della temperatura e dell’umidità, grazie al quale sarà possibile ridurre la dispersione termica e di conseguenza gli sprechi, e un sistema di sicurezza di terzo livello dotato di una control room interna e collegato con società di sicurezza esterne. Sono state inoltre installate telecamere a funzionamento notturno, sia interne che esterne all’edificio, e dieci telecamere con grado di definizione “face recognition” nei punti sensibili e lungo i percorsi principali dell’esposizione. L’illuminazione è stata realizzata con tecnologia a Led e sistema di gestione Dali, specifico per la creazione diversi scenari e in grado di sostenere la quasi totalità degli allestimenti possibili negli spazi progettati. Saranno inoltre creati aree “servizi” e spazi ricettivi adeguati a un’alta affluenza di visitatori, potendo in questo modo garantire la coesistenza tra gli spazi espositivi permanenti e temporanei.

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Di Redazione 1

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