L’osservatorio di Cibis – Udinese in Coppa: meglio restare a casa piuttosto di fare queste figure indecenti

Era meglio restare a casa, e perderla a tavolino, piuttosto di proporsi in questo modo indecente. L’Udinese perde a Torino (2-0) ed esce agli ottavi di Coppa Italia per mano di una Juventus che ha preso la partita nel modo giusto, dominandola dall’inizio alla fine. A differenza della squadra di Kosta Runjaic, subito asserragliata nella propria metà campo, rassegnata al peggio, all’ineluttabile sconfitta che aveva già nella testa prima di cominciare. Che poi i gol siano arrivati su autorete e per un rigore procurato sempre dallo sfortunatissimo Palma il giovane è particolare secondario perché gli uomini di Spalletti hanno prodotto una tale mole di lavoro da meritare il premio di altre marcature, arrivate in verità ma annullate per minimi fuorigioco.

Anche chi, come Zaniolo all’inizio, pensava a una cosa seria e intendeva almeno provarci, si è presto arreso adagiandosi nel grigiore di una prestazione che non trova giustificazioni, a meno di non concedere alibi per i malanni di stagione che hanno colpito parte del gruppo. In casi d’emergenza ci si affida alla traccia di gioco, alla compattezza tattica, alla volontà e al cuore per almeno restare a galla. Allo Stadium sabaudo l’Udinese è mancata in tutto, perdendo i duelli anche sul piano fisico e atletico che in altre occasioni, sorretto dallo spirito giusto, aveva fatto la differenza. Non è accettabile un primo tempo senza un tiro in porta, nemmeno un tentativo di accarezzare i polpastrelli a Di Gregorio.

Una prova tanto negativa, una recita da sparring partner del giovedì, per di più davanti ai milioni di telespettatori che la diretta in chiaro di Italia1 ha portato davanti ai teleschermi, è il peggiore spot anche per la società. È ammirevole lo sforzo che l’Udinese sta facendo per promuoversi con lo stadio, pluripremiato per modernità e sostenibilità energetica, orgoglio della città ed esempio per l’intera Serie A. Magda Pozzo gira il mondo a ricevere premi e riconoscimenti mentre la squadra e il suo pacioso condottiero espongono il club a figuracce che fanno a pugni con l’immagine vincente che la società vuole darsi. C’è qualcosa da correggere, non vi pare?

Da Redazione 1

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