Serve garantire una manutenzione costante dei corsi d’acqua
Confagricoltura Fvg esprime profondo cordoglio e solidarietà alle famiglie colpite dalla tragedia che ha interessato in maniera drammatica il territorio provinciale di Gorizia nella notte tra il 16 e il 17 novembre. Una violenta ondata di maltempo, con precipitazioni eccezionali ha provocato, tra l’altro, il dissesto idrogeologico della Collina di Cormons, travolgendo almeno tre abitazioni e causando due vittime. L’esondazione dei torrenti Judrio, Torre e Versa ha aggravato ulteriormente la situazione, generando un bilancio pesantissimo: vasti terreni coltivati (per alcune centinaia di ettari) risultano completamente allagati; molte aziende vitivinicole denunciano frane e smottamenti e si registrano gravi blocchi della produzione.
Un caso emblematico è quello dell’azienda Borgo del Tiglio di Nicola Manferrari, a Brazzano di Cormons: l’intero comparto vendita risulta compromesso, la cantina, contenente le bottiglie già pronte per le commesse natalizie — per un valore stimato di 3 milioni di euro — è stata sigillata a causa delle operazioni urgenti di messa in sicurezza.
«Il dramma che ha colpito il Goriziano è una terribile fotografia della fragilità idrogeologica del nostro territorio a seguito di questi fenomeni metereologici improvvisi e di così forte entità – dice Stefano Visintin, direttore di Confagricoltura Gorizia-Trieste -. È un campanello d’allarme che non possiamo più ignorare: è tempo di agire con decisione, responsabilità e lungimiranza. I nostri agricoltori, le nostre comunità, le nostre famiglie meritano che la prevenzione diventi una priorità permanente, non solo un intervento emergenziale».
Confagricoltura sottolinea che almeno una parte di questa emergenza poteva essere evitata, se fosse stata garantita una manutenzione e sistemazione costante e puntuale dei corsi d’acqua e degli argini. Risulta necessario, dunque, intervenire ora con urgenza attraverso misure strutturali per la prevenzione del dissesto idrogeologico: non possono più bastare azioni emergenziali sporadiche. Serve un piano organico di difesa del suolo, sostenuto da risorse adeguate e da una continua operatività nel tempo. È fondamentale, adesso, un coordinamento efficace tra Enti territoriali, Regione, Consorzi di bonifica, Protezione Civile e Organizzazioni agricole, al fine di predisporre misure preventive realmente efficaci e durature.


