Nel giorno in cui si apprende della scomparsa di Giovanni Galeone, la Redazione vuole ricordarlo come una persona schietta e un allenatore votato sempre all’attacco con il 4-3-3.
Conquistò quattro promozioni, due a Pescara (1986-87 e 1991-92), una a Udine e una a Perugia e allenò anche Napoli, Como, Ancona e Spal per poi ritirarsi nel 2013.
Con l’Udinese dal 1981 al 1983 si occupò delle formazioni giovanili; nel novembre 1994 fu ingaggiato in prima squadra per sostituire l’esonerato Adriano Fedele e condusse il club all’immediata promozione in Serie A.
Nella stagione 2005-2006, ad otto giornate dalla fine del campionato di Serie A, assunse nuovamente la guida dei bianconeri, subentrando a Loris Dominissini e Néstor Sensini: 4 successi, 3 pareggi e 1 sconfitta consentirono ai friulani di salvarsi in extremis e lui ottenne il rinnovo fino al giugno del 2007.
Dopo un buon girone d’andata, con la squadra friulana a tre punti dal quarto posto, nel gennaio 2007 fu esonerato e sostituito da Alberto Malesani.
Il legame con la città è sempre stato forte e anche di recente ha commentato l’andamento della squadra bianconera.
Mercoledì 5 novembre alle 15.30 in Duomo ci sarà l’ultimo saluto; quel giorno a Pescara ci sarà lutto cittadino.
Noi vogliamo ricordarlo così, sorridente nel nostro studio a giugno di quest’anno.


