Il comune organizza varie manifestazioni per invogliare la gente friulana a venire a Udine per la festa di Friuli Doc. Dopo 30 anni non si intravede nulla di nuovo o almeno ciò non traspare dagli annunci pubblicati. Dopo il trentennio si vedono le foto di un funambolo che su un filo passeggia nel centro di Udine, una mostra come tante altre, più che una mostra una retrospettiva su Friuli Doc, non voglio dire una autocelebrazione ma poco ci manca. Altro aspetto che diversamente si era intravisto nei primi anni di gestione del defunto Barazza è la ripetitività nelle riprese fotografiche. La cosa che balza maggiormente è il miserevole numero di fotografi che hanno partecipato alla manifestazione in 30 anni. I motivi possono essere molteplici, uno è la piena fiducia che l’amministrazione ripone in questi professionisti, due la mancanza di interesse nel provare altri o apportare altre idee, si perchè un altro fotografo può apportare delle idee nuove o dare un aspetto visivo diverso ad un evento. Di certo in un momento in cui tutti si riscoprono fotografi basta avere un telefonino affidare un incarico ad altri esterni è un’opera meritoria. Come abbiamo appreso da vari influencer una fotografia può rivalutare un evento dando un valore aggiunto. Per questo motivo data la sempre minore affluenza in questi 30 anni usare la fotografia per rivalutare tante situazioni dipinte come negative permette di apportare più gente. Altra considerazione è che in 30 anni la tanto paventata fascia di parcheggi nell’immediata cerchia di mura non sia ancora realizzata. Forse si vuole costringere gli udinesi o meglio i friulani ad andare a piedi, ma da dove?. Mancano mezzi o navette. Tuttavia dato il gran numero di professori presenti che hanno certamente fatto un calcolo delle probabilità sulle auto che dovrebbero venire ci si aspetta una giustificata preparazione dei giusti parcheggi a costo di riporre le auto a Laipacco e venire a piedi in centro a Udine.

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