Con la tesi sullo stigma sociale della detenzione e dinamiche di reinserimento

Laureata con il 110 e lode in Comunicazione integrata per le imprese

e le organizzazioni all’Ateneo friulano

Udine, 29 maggio 2024 – La triestina Martina Norbedo, laureata in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni all’Università di Udine, è la vincitrice della terza edizione del premio di laurea in ricordo del giornalista Piero Villotta. Norbedo ha vinto con la sua tesi di laurea dedicata al tema “Stigma sociale della detenzione e dinamiche di reinserimento”, relatrice Renata Kodilja. Il premio, del valore di 2 mila euro, è promosso da Adriana Ronco Villotta e dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e da quello regionale del Friuli Venezia Giulia. La Commissione giudicatrice ha attribuito anche quattro menzioni speciali ad altrettanti laureati dell’Ateneo friulano: Chiara Angeli di Gorizia, Lia Crisiani di Trieste, Francesca Maiorana di Udine, ora residente a Vilnius in Lituania, Alberto Massetti di Martignacco. La consegna dei riconoscimenti si è svolta oggi a Gorizia nel complesso di Santa Chiara nell’ambito del workshop “Il giornalismo oggi e domani. I temi della giustizia e l’informazione pubblica”.

Già presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e consigliere nazionale dell’Ordine, Piero Villotta si è sempre distinto per il suo costante impegno a livello regionale e nazionale nella valorizzazione e difesa del lavoro giornalistico. Il tema indicato dal concorso del premio era “Comunicazione, sostenibilità e nuove tecnologie: effetti sull’informazione pubblica”. L’iniziativa è riservata ai laureati in Relazioni Pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni dell’Università di Udine.

Menzioni speciali, le tesi

Chiara Angeli si è laureata in Relazioni pubbliche con la tesi “Influencer marketing: dinamiche evolutive nella relazione tra influencer e azienda”, relatore Gabriele Qualizza; Lia Crisiani, laureata in Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni, ha dedicato la tesi al tema “Cineturismo e turismo fotografico: strumenti di marketing territoriale”, relatori Gabriele Qualizza e Gian Pietro Zaccomer; Francesca Maiorana, laureata in laureata in comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni, ha lavorato a una tesi su “La memoria dell’occupazione sovietica in Lituania: il Museo delle occupazioni e delle lotte per la libertà di Vilnius”, relatrice Antonella Pocecco; Alberto Masetti si è laureato in Relazioni pubbliche con la tesi “L’ironia come strumento nella comunicazione e nella pubblicità”, relatore Gioele Zamparo.

Il workshop

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Fvg, Cristiano Degano, ha aperto i lavori, coordinati da Renata Kodilja, docente dei corsi di laurea in Relazioni pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni. Il componente Comitato esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Gianluca Amadori, già presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, ha parlato del rapporto tra informazione e giustizia. In particolare, ha affrontato alcune criticità che mettono a repentaglio il diritto di cronaca: la presunzione di innocenza, il diritto all’oblio, la diffamazione. Luana de Francisco, componente del Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti del Fvg si è dedicata ai cosiddetti “processi mediatici”, sottolineando che però la cronaca giudiziaria è ben un’altra cosa. Il sociologo dell’Ateneo friulano, Daniele Ungaro, ha esaminato le trasformazioni dell’opinione pubblica nell’era dei media sociali.

L’incontro si era aperto con i saluti del delegato dell’Ateneo per la sede di Gorizia, Francesco Pitassio, di Adriana Ronco Villotta e della coordinatrice dei corsi di studio in Relazioni pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni, Antonella Pocecco.

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