Premiazione dell’economia, relazioni e valori per lo sviluppo

Premiazione dell’economia, relazioni e valori per lo sviluppo

Interventi del presidente Da Pozzo, del presidente del Fvg Fedriga e del ministro Calderone per accompagnare i 73 premi – e il toccante conferimento della Targa dell’eccellenza a Paola Del Din, che ha ricevuto la standing ovation della platea

Simbolo di unità e collaborazione: il ponte, logo della Camera di Commercio Pordenone-Udine, «rappresenta i valori, le relazioni, i rapporti che contribuiscono a far crescere la nostra regione e che i nostri premiati incarnano con il loro impegno quotidiano», ha detto il presidente Giovanni Da Pozzo, ospite stasera della Premiazione dell’economia e dello sviluppo, che ha visto conferire quest’anno ben 73 onorificenze, fra cui tre Targhe dell’Eccellenza all’imprenditore Luigino Pozzo, al generale di brigata area Ted D. Clark, comandante dello stormo della Us Air Force di stanza ad Aviano e alla straordinaria Paola del Din, medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza. Toccante la premiazione della Del Din, con la platea tutta in piedi per festeggiarla: anche dal palco del Teatro Verdi di Pordenone ha spronato tutti a ricordare sempre l’importanza di difendere e rispettare la libertà.

In scena, ad accompagnare la cerimonia di premiazione con Da Pozzo e con il vicepresidente Michelangelo Agrusti, il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e l’assessore alle attività produttive Sergio Emidio Bini, con ospite d’onore il Ministro del Lavoro Marina Calderone.

Se Ciriani in apertura ha ringraziato i premiati e tutti gli imprenditori («E’ merito vostro se questa regione è in grado di competere dopo questi anni difficili») e ricordato tra le sfide principali quella della formazione e quella delle infrastrutture, il presidente Fedriga gli ha fatto eco, ricordando che nonostante la complessità del momento e le criticità all’orizzonte, «abbiamo un tessuto produttivo che è stato in grado di creare ricchezza attraverso la produzione e l’economia reale, non attraverso la speculazione». Fedriga, entrando nell’attualità nazionale, ha anche detto di essere a favore della rimodulazione dell’Irpef, ma a patto che sia condivisa e che non comporti un aggravio economico per la Regione Fvg, garantendo che su questo sta negoziando con il Governo a difesa dell’autonomia regionale (comunicato completo da Arc).

Il presidente Da Pozzo si è soffermato sull’analisi dei principali dati di contesto geopolitico e ha esortato tutti «a non farsi travolgere dal declinismo», recuperando un concetto espresso dall’Ocse una decina di anni fa proprio in un progetto commissionato dal Friuli Future Forum della Cciaa Pn-Ud. «Nonostante siano passati 10 anni da quando l’Ocse ce l’ha detto – ha spiegato il presidente – è un concetto attualissimo e che dobbiamo tenere ben a mente anche adesso. Troppo spesso leggiamo interpretazioni negative di una situazione che è sì complessa, ma che possiamo e dobbiamo affrontare. Declinismo è credere di trovarsi in una situazione peggiore di quella reale, tanto da finire per convincersi e far andare davvero tutto male. Non possiamo abbandonarci a questo sentimento, dobbiamo continuare a reagire così come abbiamo saputo fare dopo le recenti durissime crisi». Da Pozzo ha anche preannunciato che la Cciaa collaborerà con la Regione per la realizzazione di un grande progetto che si svilupperà su due assi principalinuova manifattura e turismo di qualità, «due driver comuni allo sviluppo, su cui questo territorio può esprimere eccellenze e crescita».

Il ministro Calderone ha infine sottolineato l’importanza delle Premiazioni, «riconoscimento al lavoro e a chi in questo territorio ha rappresentato il rispetto della tradizione ma anche l’apertura a tanta tecnologia e innovazione». «Il lavoro è al centro della crescita di una società e qui lo state dimostrando», ha ribadito il Ministro, ricordando il suo ruolo di accompagnamento all’attività delle imprese. Ha quindi parlato del cosiddetto Decreto primo maggio «che porta la riforma del reddito di cittadinanza – ha detto –. Certamente non possiamo lasciare indietro chi è in condizioni di fragilità, il quale va invece aiutato con strumenti specifici efficaci. Dal 1° gennaio 2024 l’assegno di inclusione sarà operativo». Calderone portava appuntato sulla giacca il fiocco rosso contro la violenza sulle donne, tema su cui si è soffermata ricordando la recente vicenda di Giulia. «Dobbiamo mettere le donne nelle condizioni di poter vivere del loro lavoro – ha poi aggiunto –, libere anche di scegliere se chiudere la porta e andarsene», ha evidenziato. «Sono particolarmente orgogliosa perché l’assegno di inclusione sarà riconosciuto anche alle donne vittime di violenza inserite in percorsi di protezione». Calderone ha infine ricordato i 3 milioni di Neet «che non ci possiamo permettere come Paese» e ha parlato della difficoltà di reperimento di personale in tanti comparti. «La tecnologia non potrà e non dovrà sostituire il lavoro umano ma dovrà esserne supporto – ha concluso –. Deve essere uno stimolo a lavorare meglio e in un modo sempre più sicuro».

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